Quando la giovane Suor Agnese (Meg Tilly) è scoperta con il corpo di un neonato strangolato con il cordone ombelicale, la psichiatra Martha Livingston (Jane Fonda) indaga per far luce sulla vicenda, sospettando che l'autrice del brutale infanticidio non sia la novizia...
Tratto da un'opera teatrale di John Pielemeier (qui anche sceneggiatore) e diretto dal poliedrico Norman Jewison, Agnese di Dio è un dramma psicologico con influenze thriller che può contare sul prezioso apporto di tre grandi attrici: oltre a Jane Fonda e Meg Tilly, è da segnalare la presenza dell'austera Anne Bancroft nei panni di Madre Miriam Ruth, interessata più a non destare scandalo all'interno del convento che a fare giustizia sul caso. Regia di mestiere, ma è trattato in maniera troppo superficiale il tema dell'eterna disputa tra fede spirituale e ragione scientifica. La confezione, in ogni caso, è di alto livello (fotografia di Sven Nykvist, musiche di Georges Delerue e scene di Ken Adam) e nasconde la maggior parte dei limiti drammaturgici.