Il presidente americano James Marshall (Harrison Ford) è in volo insieme alla famiglia sull'Air Force One, ma a bordo si nascondono dei pericolosi terroristi kazaki comandati dallo spietato Korshunov (Gary Oldman). Toccherà a Marshall risolvere la situazione.

Ridicolo action-thriller in salsa patriottica, firmato curiosamente non da un americano ma dal tedesco Wolfgang Petersen. Il regista è lontano anni luce dai voli pindarici e fantastici del Fortunadrago Falkor nel suo precedente La storia infinita (1984); il viaggio dell'Air Force One non è altro che un pretesto per mettere in scena il superomismo a stelle e strisce, con un presidente d'acciaio che non esita a compiere spettacolari – quanto inverosimili – acrobazie per salvare prima di tutto la propria famiglia e poi, già che c'è, anche la patria. Stucchevole nella retorica, snervante nella struttura ripetitiva, in cui i terroristi continuano a spuntare e non sembrano finire mai, Air Force One è incentrato sulla performance di un Harrison Ford onnipotente, capace di uccidere i terroristi, pilotare aerei, catapultarsi da uno scenario all'altro senza scomporsi più di tanto. Sprecato Gary Oldman nel (solito) ruolo da pazzoide esaltato, così come Glenn Close, la vice-presidente che, da terra, segue il volo mortale. Candidato agli Oscar come miglior montaggio e miglior sonoro.