Evaso di prigione, Wes McQueen (Joel McCrea) si unisce alla sua vecchia banda e si prepara a fare un ultimo, grande, colpo prima di ritirarsi. Ma fidarsi dei suoi amici di un tempo potrebbe rivelarsi un errore: una ragazza (Virginia Mayo) lo aiuterà. Nel 1941 Raoul Walsh firmò una delle opere più importanti della sua intera filmografia: Una pallottola per Roy. Otto anni dopo riprende la stessa vicenda (o quasi) e la trasporta nel mondo del genere western, con buoni risultati. Sfruttando al meglio i bei paesaggi dell'Ovest degli Stati Uniti, Walsh costruisce una pellicola avvincente, che mescola con efficacia azione e romanticismo. Non pesa il confronto con la pellicola precedente e, anzi, Gli amanti della città sepolta ha dalla sua uno sguardo originale e anticonvenzionale sui classici stilemi del genere di riferimento, come dimostra anche l'ottimo finale. L'unica, seppur molto evidente, vera pecca sono gli attori, a partire da un Joel McCrea che fa rimpiangere l'Humphrey Bogart del lungometraggio del 1941.