In un retrogrado e conservatore collegio francese, il quattordicenne Georges (Francis Lacombrade) inizia un'amicizia molto tenera con il più piccolo Alexandre (Didier Haudepin). Il legame viene scoperto dai professori, con conseguenze tragiche. Più celebre per l'arditezza del tema trattato e per il coraggio con cui questo viene affrontato che per la sua effettiva riuscita, Le amicizie particolari, diretto da Jean Delannoy, affronta a fatica la prova del tempo. L'eleganza formale di fondo salva, infatti, solo parzialmente l'opera dall'ingenuità narrativa e da un climax drammatico di ingiustizie e violenze non gestito benissimo. Un film che troppo si affida alla tematica e al sicuro impatto sull'opinione pubblica, perdendo un po' di vista le connessioni fondamentali tra parte stilistica e formale e parte narrativa e contenutistica. Rimane comunque una tappa abbastanza importante, con tutti i suoi limiti, nella rappresentazione della materia di base. Sceneggiatura di Jean Aurenche e Pierre Bost, dal romanzo di Roger Peyrefitte. Presentato in concorso alla Mostra di Venezia.