Chicago. L'aspirante scrittore Jake (Kevin Bacon) aspetta un figlio dalla bella moglie Kristy (Elizabeth McGovern), analista di ricerca. L'arrivo della paternità, però, lo confonde: non è pronto a una prova di maturità tanto imminente e impegnativa. La commedia sentimentale non è il punto forte di John Hughes, soprattutto se non ci sono nemmeno adolescenti di mezzo come nei suoi titoli migliori (Breakfast Club del 1985, o Una pazza giornata di vacanza del 1986). Qui il regista parte da uno spunto vagamente autobiografico, e dirige in maniera ingessata le vicende di questa paternità impaurita e confusa, riempiendo l'intero lungometraggio di camei eccellenti (inclusi Magic Johnson e Woody Harrelson). Il film, però, è timidissimo e non decolla davvero mai.