Amityville Possession
Amityville II: The Possession
1982
Paesi
Messico, Usa, Italia
Genere
Horror
Durata
104 min.
Formato
Colore
Regista
Damiano Damiani
Attori
Burt Young
James Olson
Rutanya Alda
Jack Magner
Diane Franklyn
Una famiglia si trasferisce in una nuova e grande casa, in passato teatro di una sanguinosa strage. I fenomeni paranormali non tarderanno ad arrivare e il figlio Sonny (Jack Magner) viene presto posseduto.
Damiano Damiani si cimenta con l'horror firmando il prequel del celebre Amityville Horror (1979) e, com'è nelle sue corde, riserva particolare attenzione alle dinamiche sociali di disgregazione familiare che potrebbero essere la vera causa delle prime manifestazioni paranormali. Molto debitrice di altri titoli di genere, in primis L'esorcista(1973) di William Friedkin, la pellicola è scandita da tutti i crismi degli horror demoniaci: poco rischiosa e ancor meno coraggiosa, risulta presto prevedibile e inutilmente appesantita da sottolineature musicali didascaliche ed eccessive. Approssimativi e a tratti ridicoli gli effetti speciali. Una curiosità: in seguito alla diatriba tra il produttore Dino de Laurentiis e il testimone degli orrori di Amityville George Lutz (che sosteneva la necessità di appoggiarsi per la stesura della sceneggiatura al testo The Amityville Horror Part II di John G. Jones, anziché a Murder Amityville di Hans Holzer scelto dalla produzione), il film dovette rinunciare ai riferimenti espliciti alla vicenda.
Damiano Damiani si cimenta con l'horror firmando il prequel del celebre Amityville Horror (1979) e, com'è nelle sue corde, riserva particolare attenzione alle dinamiche sociali di disgregazione familiare che potrebbero essere la vera causa delle prime manifestazioni paranormali. Molto debitrice di altri titoli di genere, in primis L'esorcista(1973) di William Friedkin, la pellicola è scandita da tutti i crismi degli horror demoniaci: poco rischiosa e ancor meno coraggiosa, risulta presto prevedibile e inutilmente appesantita da sottolineature musicali didascaliche ed eccessive. Approssimativi e a tratti ridicoli gli effetti speciali. Una curiosità: in seguito alla diatriba tra il produttore Dino de Laurentiis e il testimone degli orrori di Amityville George Lutz (che sosteneva la necessità di appoggiarsi per la stesura della sceneggiatura al testo The Amityville Horror Part II di John G. Jones, anziché a Murder Amityville di Hans Holzer scelto dalla produzione), il film dovette rinunciare ai riferimenti espliciti alla vicenda.
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