Antichrist
Antichrist
2009
Paesi
Danimarca, Germania, Italia, Svezia, Polonia, Francia
Generi
Horror, Drammatico
Durata
108 min.
Formati
Colore, Bianco e Nero
Regista
Lars von Trier
Attori
Willem Dafoe
Charlotte Gainsbourg
Storm Acheche Sahlstrøm
Mentre fa l'amore, una coppia (Willem Dafoe e Charlotte Gainsbourg) non si accorge che il loro unico figlio si arrampica su un cornicione e si getta nel vuoto. Per superare il lutto i due si rifugiano in una casa isolata nei boschi. Lui è uno psicanalista e cerca di curare la profonda depressione della moglie, ma la donna non riesce a trovar pace, sempre più disperata e aggressiva.
Dopo l'esperimento de Il grande capo (2006), Lars von Trier mette nuovamente a nudo se stesso, tentando di utilizzare il cinema come mezzo catartico. Reduce da un periodo di profonda depressione, l'autore danese si identifica sia con il protagonista maschile, terapeuta e paziente allo stesso tempo, sia con la protagonista femminile, sopraffatta dal senso di colpa e pronta a umiliarsi, perfino a mutilarsi, per espiare i propri peccati e cercare di superare un lacerante senso di frustrazione e impotenza. Un modello di autoanalisi cui von Trier non riesce a dare una forma cinematografica compiuta e soddisfacente, abbandonandosi a simbolismi banali e iconografie pittoriche stucchevoli, cercando di compensare con lo scandalo e l'orrore (il pene da cui esce sangue, il clitoride tagliato) la mancanza di un centro nevralgico narrativo. Anche gli spunti potenzialmente più interessanti (il bosco inteso come luogo dove le più ancestrali inclinazioni umane trovano sfogo) sono trattati in maniera didascalica e poco ispirata, lasciando spazio, invece, a un compiaciuto estetismo portato all'eccesso (il cui apice è rappresentato dal prologo e dall'epilogo del film), vuoto e irrimediabilmente fine a se stesso.
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