Antiporno
Anti-Porn
2016
Paese
Giappone
Genere
Drammatico
Durata
76 min.
Formato
Colore
Regista
Sion Sono
Attori
Ami Tomite
Mariko Tsutsui
Cronaca della quotidianità malata di Kyoko (Ami Tomite), giovane aspirante artista con la propensione alla pornografia, tra istinti belluini, derive corporali e isterismi violenti che trovano la vittima sacrificale nella mite segretaria Noriko (Mariko Tsutsui). Ma non tutto è come sembra.
Visionario, unico, folle, difficile da comprendere appieno: Sion Sono, autore ormai definitivamente trasformatosi in icona cult, sembra voler arrivare al punto di non ritorno, virando il suo cinema agli stilemi totalizzanti del teatro filmato (con più di un rimando alla poetica di Rainer Werner Fassbinder). Il risultato è un affascinante gioco di scatole cinesi, mirato a scandagliare la complessa personalità della protagonista, figura in aperto conflitto con la propria sessualità e alle prese con i traumi di un'educazione ipocrita e fintamente bigotta. Tra flashback dal sapore onirico, stoccate sul ruolo della donna-oggetto nella società (l'elemento, forse, meno originale e ficcante), deliranti scambi di ruolo e masochismo strisciante, il regista giapponese costruisce un'opera estetizzante e lievemente autocompiaciuta, nella quale la forma geometrica e l'apparato pop (volutamente portato all'estremo: emblematica la sequenza in cui Kyoko, letteralmente, pare volersi fondere con i colori sgargianti di una tela) emergono come reale motore fondante di un film basato sullo sguardo, più che sul pedissequo significato. Eccessivo, ostico, ipnotico, imperfetto: non certo per tutti i gusti, ma estremamente coerente e spesso disturbante. Il che non è poco. Gara di bravura tra Ami Tomite e Mariko Tsutsui. La colonna sonora cita, tramite Offenbach, I racconti di Hoffmann (1951) di Michael Powell ed Emeric Pressburger. Presentato al Torino Film Festival 2016 nella sezione After Hours.
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