April
April
2024
Paesi
Georgia, Italia, Francia
Genere
Drammatico
Durata
134 min.
Formato
Colore
Regista
Dea Kulumbegashvili
Attori
Ia Sukhitashvili
Kakha Kintsurashvili
Merab Ninidze
Dopo la morte di un neonato durante il parto, l’etica e la professionalità di Nina (La Sukhitashvili), una ginecologa, vengono messe sotto esame per via di voci secondo cui eseguirebbe aborti illegali per chi ne ha bisogno.

Le inquietanti immagini di un mostruoso corpo in decomposizione unite al corredo sonoro di lunghi e affannati respiri fuori campo aprono il secondo lungometraggio della regista georgiana Dea Kulumbegashvili. Un angosciante e ambiguo presagio di morte: unica vera protagonista del film. April è, infatti, un’opera conturbante, le cui dimensioni spazio temporali, esageratamente dilatate, permettono alla regista di indugiare (senza pietà) sulla crisi esistenziale di una ginecologa esperta, Nina, divisa tra vita e morte, tra sostegno incondizionato alle proprie giovani pazienti e fredda apatia nei rapporti sessuali con partner occasionali, incapaci di farle colmare quel vuoto esistenziale in cui la donna si sente imprigionata. Gli interminabili spazi e i sovrumani silenzi che circondano la protagonista, però, solo in parte sono in grado di restituirci il peso di una scelta etico-professionale e delle drammatiche ricadute psicologiche sulla vita di Nina. Kulumbegashvili, infatti, si innamora troppo facilmente del proprio indiscutibile talento registico e finisce per impantanarsi (come accade spesso alla sua protagonista) in un formalismo che, alla lunga, risulta asfissiante, persino per lo spettatore. Ciò nonostante, sono da sottolineare due sequenze che, per forza di cose, rimangono impresse nella memoria: la prima, arrivata nei primissimi minuti, riguarda il parto di un feto privo di vita; la seconda, invece, è l’intervento di interruzione di gravidanza ripreso con un interminabile piano sequenza. Due pugni nello stomaco, purtroppo incapaci di trovare un dialogo abbastanza coerente con l’esasperante monotonia del resto della pellicola. Presentato in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2024.
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