Arsenale
Arsenal
1929
Paese
Urss
Generi
Drammatico, Guerra
Durata
90 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Aleksandr Dovženko
Attori
Semyon Svashenko
Amvrosij Bučma
Georgi Khorkov
Dmitri Erdman
Sergey Petrov
Ucraina, 1918: un operaio (Semyon Svashenko), rientrato indenne dalla Prima guerra mondiale, non accetta il sopravvento dei controrivoluzionari e porta avanti la sua lotta con un'ostinazione tale da fortificarne all'inverosimile la resistenza.

Realizzato per commemorare i moti insurrezionalisti degli operai di un arsenale di Kiev, un'azione esplicitamente rivolta contro il governo ucraino del tempo, il film di Aleksandr Dovženko è il resoconto dettagliato di uno sciopero fondamentale, per importanza e risonanza, avvenuto all'interno dell'attuale capitale Ucraina: un inno alla resistenza popolare contro la cecità di un potere cieco e barbaro, violento e moralmente abietto (l'alto rappresentate dell'esercito, esecutore materiale dell'eccidio), condotto con toni celebrativi e titanici ma mai ottusamente assolutori. Dovženko firma un manifesto rivoluzionario apprezzabile per la solita costruzione dal grande impatto e per la millimetrica aderenza alla realtà che non rinuncia, parallelamente, a delle aperture visive e concettuali più libere e meno ancorate al fotorealismo del tempo. Un'opera che si fa carico di precise scelte di campo senza mai essere biecamente faziosa o di parte, preferendo affidare tutto al potere sconfinato delle proprie immagini, rese potentissime da un lavoro consapevole ed estremamente efficace sul mezzo cinema e le sue possibilità espressive. Propaganda, certo, ma anche sublime trattato su cosa voglia dire fondere estetica d'assalto e intima moralità di ogni immagine, a partire dai moltissimi, indimenticabili primi piani. Trama e singoli sviluppi da desumere sotto il bombardamento immaginifico. Dal titolo del film ha preso il nome, a Pisa, uno dei più noti cineclub italiani.
Maximal Interjector
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