L'arte di vincere
Moneyball
2011
Paese
Usa
Generi
Sportivo, Drammatico
Durata
133 min.
Formato
Colore
Regista
Bennett Miller
Attori
Brad Pitt
Jonah Hill
Philip Seymour Hoffman
Robin Wright
Chris Pratt
Stephen Bishop
Billy Beane (Brad Pitt) è il general manager degli Okland Athletic, squadra di baseball che se la passa male sia dal punto di vista economico che da quello agonistico. Grazie all'aiuto del giovane matematico Peter Brand (Jonah Hill), Billy riuscirà a elaborare un complesso algoritmo algebrico che, avvalendosi delle statistiche, gli permetterà di formare una squadra composta da atleti minori ma capaci di competere con i migliori.
Tratto dal romanzo Moneyball: The Art of Winning an Unfair Game scritto da Michael Lewis e basato sulla vera storia di Billy Beane, L'arte di vincere racconta una vicenda sportiva decisamente curiosa, divertente, intrigante e suggestiva. Interessante è, in particolare, il ribaltamento di prospettive (un film sportivo in cui il baseball è soltanto un pretesto per parlare d'altro) che coincide con quello dell'allenatore: per tornare a vincere, Billy capisce che deve cercare la soluzione osservando la vicenda da un altro angolo. Qualche momento retorico non manca, ed è forse da imputarsi alla grande importanza che il baseball ricopre nell'immaginario collettivo a stelle e strisce (si pensi al momento in cui il protagonista si trova in mezzo a uno stadio vuoto), ma la sceneggiatura (firmata da Steven Zaillian e Aaron Sorkin) è ben calibrata e i fitti dialoghi non lasciano un attimo di tregua allo spettatore. Alla sua opera seconda, Bennett Miller dirige il tutto con mano sicura, confermandosi un ottimo direttore di attori e un regista in grado di alternare al meglio momenti comici e divertenti a passaggi più delicati. Cast in gran forma, in cui svetta un sorprendente Jonah Hill.
Tratto dal romanzo Moneyball: The Art of Winning an Unfair Game scritto da Michael Lewis e basato sulla vera storia di Billy Beane, L'arte di vincere racconta una vicenda sportiva decisamente curiosa, divertente, intrigante e suggestiva. Interessante è, in particolare, il ribaltamento di prospettive (un film sportivo in cui il baseball è soltanto un pretesto per parlare d'altro) che coincide con quello dell'allenatore: per tornare a vincere, Billy capisce che deve cercare la soluzione osservando la vicenda da un altro angolo. Qualche momento retorico non manca, ed è forse da imputarsi alla grande importanza che il baseball ricopre nell'immaginario collettivo a stelle e strisce (si pensi al momento in cui il protagonista si trova in mezzo a uno stadio vuoto), ma la sceneggiatura (firmata da Steven Zaillian e Aaron Sorkin) è ben calibrata e i fitti dialoghi non lasciano un attimo di tregua allo spettatore. Alla sua opera seconda, Bennett Miller dirige il tutto con mano sicura, confermandosi un ottimo direttore di attori e un regista in grado di alternare al meglio momenti comici e divertenti a passaggi più delicati. Cast in gran forma, in cui svetta un sorprendente Jonah Hill.
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