New York. Guardia di sicurezza di un camion blindato, Jim (Dominic Purcell) perde tutto in seguito al crack finanziario del 2008: lavoro, previdenza sociale e addirittura la moglie, causa tumore. Deciderà di vendicarsi dell'oligarchia finanziaria che ha creato la crisi facendo una strage in piena regola.

Dopo gli incauti e disastrosi tentativi di affrontare tragedie realmente accadute (la Shoah, i massacri del Darfur), il controverso Uwe Boll torna a quello che sa fare meglio, ossia filmare una strage in modo secco e violento. Il risultato, anche questa volta, è qua e là ruvido cinema pulp che, se ben disposti, può intrattenere. Ciò che risulta fastidioso, tuttavia, oltre all'imbarazzante prima parte, in cui Boll cerca di essere convincente sotto il profilo drammatico risultando invece solo patetico, è il modo in cui il regista tedesco cerchi di nascondere (malamente) lo sfruttamento di tragedie contemporanee dietro la volontà di parlare di temi caldi.