Napoli, inizio del Novecento. Assunta Spina (Francesca Bertini) ha diversi ammiratori: oltre al suo fidanzato Michele (Gustavo Serena), viene corteggiata senza successo da Raffaele (Luciano Albertini). Quest'ultimo deciderà di vendicarsi mandando in crisi la relazione tra i due innamorati. Ispirato a un dramma di Salvatore Di Giacomo, Assunta Spina è uno dei film di maggiore successo del filone melodrammatico italiano degli anni Dieci. Francesca Bertini (anche co-regista) divenne una diva, grazie alla sua recitazione moderna, credibile e realistica: le cronache dell'epoca la mettevano spesso in contrasto con Lyda Borelli, altra attrice importante con cui condivideva i ruoli di donne tormentate e fatali. Se in diverse sequenze sorprende la capacità naturalistica della messa in scena, in altre si sente un eccessivo impianto teatrale che, purtroppo, appesantisce il tutto. La stessa storia verrà riproposta nel 1948 da Mario Mattoli, con protagonisti Eduardo De Filippo e Anna Magnani.