Una principessa indiana (Madhur Jaffrey), trapiantata a Londra, riceve annualmente l'ex segretario dell'amatissimo padre maharaja, Cyril Sahib (James Mason), per guardare insieme antichi filmati che rievocano i fasti dell'India imperiale. Gradualmente, affiora la differenza di visione dei due: lei è ancorata in maniera indissolubile alla nostalgia del passato, lui le rivela nuovi aspetti sulla figura del maharaja. Madhur Jaffrey e James Mason sono i protagonisti di questo raffinato esercizio di stile firmato dalla premiata ditta Ivory-Merchant con la collaborazione della romanziera Ruth Prawer Jhabvala in pregiata qualità di sceneggiatrice. In nemmeno un'ora si condensa un duello di memorie e riflessioni: peccato che, nonostante la bravura dei due interpreti, il cinema di Ivory sia sempre ad alto rischio di retorica. Lo scontro serrato gira un po' a vuoto, vittima delle parole, di situazioni forzose e affrettate, dovute soprattutto alla breve durata dell'operazione e a uno script claudicante e poco collaudato. Riuscito a metà.