Le avventure del principe Achmed
Die Abenteuer des Prinzen Achmed
1926
Paese
Germania
Generi
Animazione, Avventura, Fantasy
Durata
81 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Lotte Reiniger
Il principe Achmed, cacciato dal padre per essersi opposto al suo volere, vive una serie di avventure in groppa a un cavallo fatato: s'innamora di una principessa, deve vedersela con un mago, conosce e diventa amico di una strega e di Aladino. Uno dei più importanti lungometraggi animati di tutti i tempi, prende ispirazione dai racconti delle Mille e una notte. L'atmosfera esotica e fiabesca contribuisce a valorizzare una pellicola che impressiona, ancora oggi, per il suo enorme spessore tecnico: è un film di silhouette animate (ritagliate dalla carta e, in seguito, rese dinamiche) in cui si utilizzano viraggi colorati per dare maggiore espressività agli sfondi e all'animazione in generale. Gli intagli delle silhouette sono particolarmente curati e ricchi di dettagli, a partire dai decori, ideali per trasmettere sullo schermo l'ambientazione arabeggiante della storia originale. Charlotte Reineberg (in arte ‘Lotte'), regista berlinese, ha utilizzato un sistema di sovrapposizione di tre lastre di vetro, distanziate l'una dall'altra, per dare vita a una maggiore profondità di campo tra gli sfondi e gli altri elementi presenti all'interno dell'immagine (personaggi animati compresi). Le soluzioni visive, di straordinario fascino, contribuiscono a trasmettere i diversi stati d'animo del protagonista nel corso delle vicende avventurose che si trova a vivere. Fu a lungo considerato il primo lungometraggio animato della storia del cinema, ma la scoperta di El Apóstol (1917) di Quirino Cristiani (seppur oggi perduto) gli ha fatto perdere il primato. Il negativo originale de Le avventure del principe Achmed venne distrutto nel 1945: miracolosamente il British Film Institute (tramite un positivo incompleto in nitrato) riuscì a ridargli vita e a riportarlo alla luce nel 1999.
Maximal Interjector
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