Hikari è un liceale come tanti, con l'unica differenza che dalla schiena gli spunta un vistoso palo della luce. La cosa gli crea non pochi problemi, soprattutto con i coetanei, ma la sua condizione lo rende anche l'unico in grado di contrastare dei vampiri che, nel futuro, vogliono far piombare il mondo nell' oscurità. Tutto comincia da qui, da un mediometraggio di neanche quarantacinque minuti nel quale sono presenti tematiche e linguaggio del cinema di Tsukamoto che poi esploderanno in maniera molto più convincente nel successivo Tetsuo (1989). Per quanto infatti nulla si possa dire sulle idee, realizzate con molta artigianalità ed evidente scarsità di mezzi, Le avventure del ragazzo del palo elettrico risulta molto confusionario e poco coeso soprattutto per quanto riguarda i vari registri che Tsukamoto cerca di seguire. Il risultato finale è certamente mediocre ma il materiale presente, ancora in stato embrionale, è comunque valido e interessante.