Seconda guerra mondiale. In licenza premio a San Francisco, alcuni ufficiali si preparano a far bisboccia. Sono guidati da Andy (Cary Grant), che entra in contatto prima con la conturbante Alice (Jayne Mansfield), poi con la fidanzata (Suzy Parker) di un magnate del luogo (Leif Erickson). Superficiale riduzione cinematografica di una pièce di Broadway del 1945, Baciala per me rappresenta forse una delle esperienze meno felici all'interno della filmografia di Stanley Donen. La Hollywood di quei tempi amava raccontare storie d'amore fugaci e ambientate nell'arco di poche ore tra ufficiali e giovanotte – lo stesso Donen lo aveva fatto nel più riuscito Un giorno a New York (1949), con tre marinai come protagonisti – ma qui una certa melensaggine e la propensione provvidenziale ad accogliere un futuro migliore appesantisce notevolmente lo spirito dell'operazione. E non si salva nemmeno il sempiterno charme di Cary Grant, perché l'unica a restare davvero impressa è la bellissima e procace Jayne Mansfield, tragicamente scomparsa nel 1967 a causa di un incidente stradale.