Un bacio appassionato
Ae fond kiss...
2004
Paesi
Gran Bretagna, Belgio, Italia, Spagna
Generi
Sentimentale, Drammatico
Durata
104 min.
Formato
Colore
Regista
Ken Loach
Attori
Atta Yaqub
Eva Birthistle
Ahmad Riaz
Shabana Akhtar Bakhsh
Ghizala Avan
David McKay
Raymond Mearns
Il giovane Cassim (Atta Yakub), d'origini pakistane ma da sempre cresciuto a Glasgow, si divide tra il sogno di diventare deejay e il rispetto verso i retaggi culturali della sua rigida famiglia. Quando incontra e si innamora della maestra Roisin (Eva Birthistle), docente di musica in un istituto cattolico, gli toccherà rimettere in discussione valori e convinzioni in cui aveva da sempre creduto. Per entrambi, sarà più difficile del previsto.
Love story scialba e piuttosto innocua, vorrebbe essere un inno dolente alle complicazioni di un sentimento intrufolato tra le pieghe di due culture troppo diverse tra loro. Se non fosse per i due (bravi) protagonisti, capaci di trovare una notevole alchimia nonostante le pagine di una sceneggiatura (firmata da Paul Laverty) indulgente e piagnucolosa, rimarrebbe molto poco. Il melting pot cui la vicenda raccontata da Loach tarpa le ali, strizza l'occhio a convenzioni e stereotipi spesso più comodi e scolastici che efficaci (in relazione soprattutto alla famiglia del protagonista e all'ambiente scolastico di Roisin), ed è il pretesto per strutturare una storia melensa e banalotta, cui il regista concede punte di snobismo alternate a sguardi troppo concilianti. In tempi in cui la globalizzazione perde contorni, miete vittime, offre il fianco a detrattori e ad adulatori, lo zucchero (anche se amaro) serve a poco.
Love story scialba e piuttosto innocua, vorrebbe essere un inno dolente alle complicazioni di un sentimento intrufolato tra le pieghe di due culture troppo diverse tra loro. Se non fosse per i due (bravi) protagonisti, capaci di trovare una notevole alchimia nonostante le pagine di una sceneggiatura (firmata da Paul Laverty) indulgente e piagnucolosa, rimarrebbe molto poco. Il melting pot cui la vicenda raccontata da Loach tarpa le ali, strizza l'occhio a convenzioni e stereotipi spesso più comodi e scolastici che efficaci (in relazione soprattutto alla famiglia del protagonista e all'ambiente scolastico di Roisin), ed è il pretesto per strutturare una storia melensa e banalotta, cui il regista concede punte di snobismo alternate a sguardi troppo concilianti. In tempi in cui la globalizzazione perde contorni, miete vittime, offre il fianco a detrattori e ad adulatori, lo zucchero (anche se amaro) serve a poco.
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