Sesso sfortunato o follie porno
Babardeala cu bucluc sau porno balamuc
2021
Paesi
Romania, Croazia, Repubblica Ceca, Lussemburgo
Generi
Commedia, Drammatico
Durata
106 min.
Formato
Colore
Regista
Radu Jude
Attori
Katia Pascariu
Claudia Ieremia
Olimpia Malai
Emi (Katia Pascariu) è un’insegnante la cui vita cambia improvvisamente quando un video pornografico amatoriale con lei come protagonista finisce su internet. Cercherà in ogni modo di fermare lo scandalo, ma i genitori degli alunni vogliono la sua testa.

Il regista rumeno Radu Jude continua a giocare coi formati, i materiali di repertorio, il linguaggio del documentario e quello della finzione: il film si apre con alcuni minuti che mostrano, senza alcuna censura, il filmato che rischia di distruggere la carriera della protagonista. A questo seguono quattro capitoli: nel primo (Strada a senso unico) si mostra l’insegnante nel suo tentativo di fermare lo scandalo, ma soprattutto la vita di Bucarest dopo il primo lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19; nel secondo (Breve dizionario di aneddoti, simboli e meraviglie) una panoramica dal taglio quasi sperimentale di ciò che la società ritiene osceno; nel terzo (Prassi e allusioni) un vero e proprio processo all’insegnante; nel quarto (Tre possibili finali) le diverse, ipotetiche conclusioni della vicenda, con un taglio che si fa sempre più grottesco. Quella messa in scena da Radu Jude con questo film folle, sregolato, esagerato e sopra le righe è una satira caustica e potente su ciò che riteniamo “osceno” e su come certe bassezze della vita di tutti i giorni sembrino ormai assolutamente accettabili. Il caso dell’insegnante Emi è uno spunto per riflettere ma il vero bersaglio del film è la società rumena, con tutte le sue ipocrisie, messe alla berlina senza pietà nel corso della narrazione. Gli eccessi sono continui nella narrazione e alcuni passaggi possono apparire superficiali, ma perlopiù Sesso sfortunato o follie porno è un prodotto spiazzante e un po’ anarchico, altalenante ma ugualmente molto lucido e capace di parlare della contemporaneità. Qua e là c’è qualche forzatura davvero di troppo, ma fa parte del gioco. Presentato in concorso al Festival di Berlino 2021 dove ha vinto l'Orso d'oro per il miglior film.
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