Amy Mitchell (Mila Kunis) ha una vita in apparenza priva di imperfezioni: un matrimonio riuscito, dei bellissimi bambini, una casa invidiabile e una carriera altrettanto soddisfacente. Il livello di stress è però altissimo e, dopo aver scoperto un segreto piccante sul conto del marito, Amy decide di ribellarsi alla routine.

Dai produttori di Una notte da leoni (2009), una commedia che spinge sul pedale delle gag pecorecce e delle situazioni triviali, costruendo una collezione di sketch di dubbio gusto intorno a un gruppo di madri di mezza età stressate, al limite della sopportazione, vessate dai troppi impegni e da partner maschili non sempre all’altezza. Gli inserti demenziali del film, spesso desolanti e sfiatati, si susseguono senza soluzione di continuità all’interno di una costruzione artefatta e posticcia, oltre che dal ritmo assolutamente artificiale, finendo col passare dei minuti per rendere sempre più logora e spompa l’operazione. Gli stereotipi sulle donne sono avvilenti ma la costruzione comica, se possibile, è ancora più sciatta e pressapochista, tra inutili volgarità elargite a profusione e il blando tentativo di intavolare una versione dirty di Sex and the City, che però non si sgancia mai dal grado zero del trash. Kristen Bell e la Kathryn Hahn della serie tv Transparent sono fastidiosissime comprimarie.