Aldo, Giovanni e Giacomo (Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti) sono tre amici, compagni di squadra a bocce. Aldo ha il vizio delle scommesse e si mette nei guai con la fidanzata (Silvana Fallisi), vendendo un antico cimelio di famiglia; Giacomo è rimasto vedovo da dodici anni ma è ancora morbosamente legato alla memoria della moglie; Giovanni cerca di gestire due famiglie parallele senza che una sappia dell'altra.

Primo lungometraggio diretto autonomamente da Paolo Genovese dopo tre collaborazioni con Luca Miniero, La banda dei Babbi Natale si inscrive nel solco della tradizione ormai consolidata dal trio milanese: equivoci, fraintendimenti, ribaltamenti e gag slapstick condiscono una trama dal sapore buonista, basata sulla celebrazione dell'amicizia e dei sentimenti veri. La formula rimane immutata ormai dal 1997 e i tre comici non fanno che replicare se stessi, aggiungendo la zampata marketing della cornice natalizia che ha favorito ulteriormente la risposta di pubblico in prossimità delle feste, calcolata per meglio sbancare il botteghino, cosa puntualmente accaduta. Un folto gruppo di comprimari noti si raccoglie intorno ai protagonisti: da Angela Finocchiaro, ormai habitué, a Cochi Ponzoni, da Massimo Popolizio a Lucia Ocone. Un minimo guizzo di originalità si ritrova nella struttura non lineare che alterna flashback a momenti onirici (i sogni di Giacomo), quasi tarantiniana, ma i contenuti sono risaputi e si ride davvero poco.