Bande à part
Bande à part
1964
Paese
Francia
Generi
Commedia, Noir, Drammatico
Durata
95 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Jean-Luc Godard
Attori
Anna Karina
Claude Brasseur
Danièle Girard
Sami Frey
Louisa Colpeyn
Due ragazzi scapestrati, Arthur (Claude Brasseur) e Franz (Sami Frey), vengono a conoscenza di un'ingente somma di denaro contante: questa appartiene al pensionante della zia di una loro amica, Odile (Anna Karina), da cui sono entrambi fortemente attratti. I due progettano il furto e coinvolgono Odile nell'impresa.

Dopo la maestosità de Il disprezzo (1963), ambientato in Italia, Jean-Luc Godard torna a Parigi per girare una pellicola più piccola e affine allo spirito originario della Nouvelle Vague. Attraverso una messinscena anarchica e libera da vincoli produttivi, il regista costruisce un “noir da banlieue” sincero e spontaneo. Tra momenti non necessari e digressioni di ogni tipo, Bande à part mette in scena un triangolo amoroso che tanto ricorda quello del (di poco) precedente Jules et Jim (1962) di François Truffaut. Non sempre solido e rigoroso, è un film che procede per accumulo di sequenze e situazioni, alcune di culto come la memorabile corsa nel Louvre di Parigi in cui i protagonisti vogliono dimostrare che si può visitarlo integralmente in pochi minuti: pura, ma affatto sterile, provocazione tesa a dissacrare quella cultura borghese che opta per visite guidate e spesso estenuanti. Godard lo giudicò un film pessimo, forse senza rendersi conto che il suo genio aleggia in diversi momenti della pellicola. Fu il primo lungometraggio che il regista (auto)produsse con la sua società, la Anouchka Film: Quentin Tarantino, grande fan di Bande à part, invece, chiamò la sua casa di produzione con lo stesso titolo del film. Lo si può giudicare un titolo minore nell'opera di un regista di serie A o un prodotto di alto livello firmato da un appassionato del cinema di serie B. Forse, non cambia poi molto.
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