Cane che abbaia non morde
Flandersui gae
2000
Paese
Corea del Sud
Genere
Commedia
Durata
110 min.
Formato
Colore
Regista
Bong Joon-ho
Attori
Lee Sung-jae
Bae Doo-na
Byeon Hie-bong
Go Su-hee
Yun-ju (Sung-jae Lee) ambisce al ruolo di professore, ma non riesce a mettere le mani sul suo obiettivo. Da omuncolo privo di spessore e umanità qual è, riversa il suo risentimento su alcuni poveri cani del palazzo in cui abita, nel tentativo di farli fuori.

L'esordio alla regia di Bong Joon-ho, tra i massimi alfieri del cinema coreano d'inizio nuovo millennio, è un curioso film pieno di irascibilità quasi parodica e di nevrosi latenti, di desideri irrealizzati cui corrispondono pulsioni potenzialmente letali. Un'opera multiforme e buffa nella quale l'atmosfera si mantiene sospesa, a seconda delle specifiche situazioni, tra il grave e il sulfureo e dove tutto appare sapientemente in bilico tra la commedia all'acido muriatico, il dramma sociale e la parabola sull'ordinaria oltre che tragica follia di un uomo come tanti altri. Lo sguardo del regista, che virerà da lì a poco verso eccellenti produzioni in grado di segnare in modo decisivo l'immaginario del cinema coreano ma non solo, appare già tagliente come un rasoio affilato, nonostante un'alternanza di toni qua e là troppo diseguale e una compattezza ancora da affinare. Ma al di là dei limiti fisiologici di una pellicola d'esordio, Cane che abbaia non morde ha coraggio da vendere e getta il cuore oltre l'ostacolo in più momenti, lavorando su dettagli sorprendenti e curiosi ma anche su sequenze orchestrate con una più che discreta dose di consapevolezza e maestria. Un melting pot stilistico che ha dentro tutto il poderoso talento del regista coreano, già pronto a sbocciare.
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