Bella addormentata
2012
Paese
Italia
Genere
Drammatico
Durata
115 min.
Formato
Colore
Regista
Marco Bellocchio
Attori
Toni Servillo
Isabelle Huppert
Gianmarco Tognazzi
Brenno Placido
Maya Sansa
Piergiorgio Bellocchio
Alba Rohrwacher
Michele Riondino
Fabrizio Falco

Nei giorni precedenti alle interruzioni per le cure dei trattamenti di Eluana Englaro, si intrecciano le vicende di alcuni personaggi (un politico, una diva del palcoscenico, una ragazza tossicodipendente, un dottore, due fratelli che vivono una difficile situazione familiare) all'ombra di un caso che ha paralizzato l'opinione pubblica italiana.

Solido e vigoroso, Bella addormentata consente a Marco Bellocchio di riflettere in maniera strutturata e altamente politica, bandendo ogni ideologia e lasciando spazio a delicati tocchi d'umanità, riflessi nella commistione tra dolcezza e durezza degli episodi raccontati e nel talento degli attori coinvolti: su tutti, spiccano Toni Servillo e Maya Sansa (che ha vinto, per il ruolo di Rossa, il David di Donatello come miglior attrice non protagonista). Cinema rigoroso e impegnato, capace di stimolare acute riflessioni: il cineasta di Bobbio ha sottolineato come il titolo non si riferisca tanto a Eluana Englaro, quanto all'Italia, bella addormentata incapace di svegliarsi e andare avanti. Emerge così il quadro di un Paese intimamente reazionario, impaurito e ancorato al passato, dove la complessità pare essere bandita e tutto non può che essere bianco o nero. La forza di quest'opera lucida e disincantata sta nello scegliere di non schierarsi e di non accettare preconcetti o dogmi, interrogandosi costantemente su una realtà caotica e sfuggente, facendo di quella complessità, che i personaggi cercano di sfuggire, il suo valore aggiunto. Preceduto e seguito da infinite polemiche. Prima, il film è stato contestato dalle cosiddette associazioni pro vita, da movimenti ultra cattolici e perfino da alcuni politici, tanto da arrivare a minacciare di far chiudere la Film Commission del Friuli che ha finanziato le riprese. Dopo, in seguito alla presentazione in anteprima mondiale e in concorso alla Mostra di Venezia 2012, dove il film di Bellocchio era considerato uno dei grandi favoriti per la vittoria finale, ma è tornato a casa a mani vuote, riaprendo antiche ruggini risalenti al periodo di Buongiorno, notte (2003). Sempre a Venezia, Fabrizio Falco ha vinto il Premio Mastroianni come miglior giovane attore emergente, ex aequo con la sua prova in È stato il figlio (2012) di Daniele Ciprì.

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