ll 15 e 16 dicembre 2006 Lou Reed tiene due concerti al St. Ann's Warehouse di Brooklyn, in cui esegue per la prima volta dal vivo l'intero album Berlin, uscito nel 1973 e rivelatosi un fiasco commerciale. Il film mostra la performance della band, alternata con alcune immagini in cui Emmanuelle Seigner veste i panni di Caroline, la sfortunata protagonista del concept. Tocca all'eclettico Julian Schnabel, regista e pittore newyorchese, immortalare un evento musicale straordinario, da cui è scaturito, oltre a un tour mondiale, il live album Berlin: Live at St. Ann's Warehouse. L'autore de Lo scafandro e la farfalla (2007) preferisce non farsi tentare dall'opportunità di un documentario che analizzi il significato storico di un disco fondamentale e sceglie il più tradizionale formato del film-concerto, volto a catturare la purezza dell'esecuzione. Se il suo background di artista visivo emerge nell'affastellarsi delle inquadrature, quasi a cercare di rappresentare l'esibizione come un'opera pittorica, delude la scelta poco lungimirante di non mostrare interviste né contenuti extra al concerto stesso. L'unico elemento aggiuntivo sono i brevi intermezzi con protagonista una sensualissima Seigner, girati però dalla figlia di Schnabel, Lola Montes. Il valore di questo documentario risiede solamente in ciò che viene mostrato. Restano il valore musicale dello spettacolo, la bellezza cruda e funerea di canzoni come Caroline Says e The Kids, l'evidente emozione di Lou Reed e del resto della band, la presenza di un ospite speciale come Antony Hegarty. E poi, ovviamente, la chiusura con l'immancabile Sweet Jane. Ma da Schnabel era lecito attendersi di più.