Mario Cioni (Roberto Benigni), giovane della provincia toscana, passa il tempo libero insieme ai due amici Bozzone (Carlo Monni) e Gnorante (Mario Pachi) in un crescendo di discorsi sempre più osceni. Ad attenderlo a casa c'è la mamma (Alida Valli), una contadina dai modi rudi, che cerca in ogni modo di liberarsi del figlio. Sceneggiato da Giuseppe Bertolucci e Roberto Benigni (il primo all'esordio nel lungometraggio, il secondo impegnato nella sua prima prova da attore), Berlinguer ti voglio bene offre una panoramica della Toscana ben lontana dalla versione da cartolina cui si è abituati, attraverso una visione puramente goliardica e sboccata. È la quotidianità a fare da protagonista: il linguaggio scurrile («E un altro si tira le seghe tutta la settimana tanto dice: "Domenica chiavo!", e invece arriva la domenica: Nisba! Tanto dice: "Domani gl'è lunedi... mi tiro una sega!"»), un protagonista che si limita a parlare senza agire, una madre tutt'altro che amorevole. Un quadro non propriamente idilliaco, specchio di un delicato periodo storico e culturale (gli anni di piombo sono alle porte), che ironizza dal basso su sottoproletario e ignoranza dei semicolti. Alida Valli splendida nei suoi tratti rozzi. A tratti poco coeso tra le varie sequenze, resta comunque un film efficace e ricco di momenti da ricordare. Da antologia il turpiloquio di Mario Cioni dopo che ha appreso la notizia della morte della madre. Vietato ai minori di 18 anni. Nel 2006 è uscito in Italia il dvd contenete la versione integrale del film.