1963. Mentre l'opinione pubblica si divide sulla necessità di un aumento dell'impegno militare americano in Vietnam, le truppe speciali si addestrano duramente. Agli ordini del colonnello Mike Kirby (John Wayne), due reparti delle Forze Speciali (soprannominate “berretti verdi”) vengono inviate per missioni ad alto rischio nel Vietnam del Sud.

Un film passato alla storia dalla parte sbagliata, quello firmato dal mito del cinema americano per eccellenza, John Wayne, e da Ray Kellogg. In piena esplosione del movimento pacifista contrario alla Guerra in Vietnam, Wayne dirige e interpreta (con il sostegno ampio e decisivo dell'esercito e del presidente Lyndon Johnson) un'epica difesa del mito della forza civilizzatrice dell'esercito americano, questa volta contro il pericolo rosso, internazionale e doppiogiochista nelle giungle vietnamite. Ma se era una posizione discutibile ai tempi della Seconda guerra mondiale, quella dell'attore-regista diventa quasi ridicola alla prova di un conflitto sporco, impossibile da vincere né da “difendere” ideologicamente. L'epica scandita a passo di marcia di Berretti verdi, alla prova degli anni, fa semplicemente ridere: da dimenticare. Sceneggiatura di James Lee Barrett, da un romanzo di Robin Moore.