Malcom (Martin Lawrence) è un brillante agente dell'FBI, specializzato in travestimenti. Per incastrare Lester Vesco (Terrence Howard), si reca in un paesino della Georgia, dove assume le sembianze di Big Mama, la nonna dell'ex fidanzata del criminale (Nia Long), cui spera di carpire informazioni per arrestare l'uomo. Il film punta a un pubblico ampio, giocando con una comicità di effetto immediato con risvolti spesso volgari e banali, senza divertire mai e riuscendo perfino a irritare in più di un'occasione. La struttura narrativa non ha coesione e la sensazione generale è di assistere a brevi sketch fini a se stessi, che hanno il solo scopo di puntare l'attenzione sull'attore protagonista, Martin Lawrence, che non conquista come dovrebbe, finendo per assomigliare a una caricatura del collega Eddie Murphy. Gli altri personaggi sono un corollario che resta sullo sfondo, con uno sprecato Paul Giamatti, mentre la regia non è in grado di dare una direzione a un lungometraggio che gira a vuoto, inconsistente e privo di ritmo.