Nella New York proibizionista degli anni Trenta, il giovanissimo immigrato irlandese Billy Bathgate (Loren Dean) conosce per caso il gangster Dutch Schultz (Dustin Hoffman). L'uomo cercherà di farlo diventare suo discepolo, aprendogli le porte della malavita. Robert Benton, regista pluripremiato per Kamer contro Kramer (1979), torna a lavorare con Dustin Hoffman trasponendo l'omonimo romanzo di E. L. Doctorow. Come agli inizi di carriera, Benton si occupa di giovani e delinquenza, in un noir caratterizzato da intrighi sentimentali, omicidi e omertà: non possono mancare la femme fatale (interpretata dall'algida Nicole Kidman) e i temibili boss (Dustin Hoffman e Stanley Tucci), pedine di un racconto dove l'atmosfera dell'epoca è ben resa nonostante una sceneggiatura non all'altezza. Gli improvvisi cali di tensione, infatti, sono solo i più visibili difetti dello script di Tom Stoppard, non in grado di reggere la tensione. Nel complesso una pellicola interessante ma riuscita solo in minima parte, in cui aleggia latente il tentativo di richiamare i modelli di genere, senza però riuscirci.