Rita Marlowe (Jayne Mansfield), diva del cinema, è stanca delle indifferenze del fidanzato e, per suscitare la sua gelosia, usa il timido e impacciato impiegato Rock Hunter (Tony Randall). Quest'ultimo, improvvisamente, conosce un'inaspettata notorietà che lo rende famoso agli obiettivi dei fotografi, della pubblicità e dei fan del cinema in generale, ma che provocherà non pochi problemi. Intelligente satira del mondo della pubblicità e della notorietà da due soldi, scritta, prodotta e diretta da Frank Tashlin. La protagonista è ovviamente basata sullo stereotipo, molto in voga all'epoca, dell'attrice avvenente e rigorosamente bionda. A differenza del blando titolo italiano, quello originale rimanda direttamente alla critica di costume (Will Success Spoil Rock Hunter?) e alle mille insidie che il successo mediatico porta con sé, oltre a una massiccia dose di falsità. Ironico, godibile, stratificato: da rivalutare. Fu il film che consacrò definitivamente come icona Jayne Mansfield, insieme a Gangster cerca moglie (realizzato dallo stesso Tashlin nel 1956) e al successivo La bionda e lo sceriffo (Raoul Walsh, 1958). Per l'interpretazione di Rock Hunter, Tony Randall ricevette una nomination ai Golden Globe; particina, non accreditata, per Groucho Marx (George Schmidlap). Musiche di Cyril J. Mockridge.