Un giovane marinaio prossimo alla licenza (William McNamara) e un esperto sergente (Tom Berenger) sono incaricati di scortare in carcere un detenuto, ma scoprono alla consegna che si tratta di una giovane donna (Erika Eleniak). La ragazza tenta più volte la fuga ma affascina i due, che ben presto decideranno di aiutarla. La vicenda di Una bionda sotto scorta ricorda da vicino L'ultima corvée (1973) di Hal Ashby, con la (comunque profonda) differenza che il detenuto in questo caso è una donna e, per di più, bellissima. Hopper abbraccia in toto il registro della commedia (scelta più unica che rara nella sua filmografia) ma finisce per dare vita a un lungometraggio superficiale e pieno di ingiustificabili cadute di stile. Scontato lo scontro generazionale tra i due protagonisti maschili e a dir poco stereotipato il personaggio di Tom Berenger, un rigido sergente tutto d'un pezzo. Il risultato è sostanzialmente insulso. Due camei del regista, i primo in un imbarazzante costume da maiale.