Black Widow
Black Widow
2021
Disney+
Paese
Usa
Generi
Fantascienza, Azione, Avventura
Durata
133 min.
Formato
Colore
Regista
Cate Shortland
Attori
Scarlett Johansson
Florence Pugh
David Harbour
Rachel Weisz
O. T. Fagbenle
William Hurt
Ray Winstone
Dopo gli eventi di Captain America: Civil War, Natasha Romanoff alias Vedova Nera (Scarlett Johansson) tira le somme sulla sua parte più oscura, quando incappa in una pericolosa cospirazione legata al suo passato. Natasha deve affrontare il suo passato da spia e le relazioni spezzate che si è lasciata alle spalle molto prima di diventare una degli Avengers.
Il film che inaugura la fase 4 del Marvel Cinematic Universe è un lungometraggio che punta su uno dei tempi tipici dei capitoli precedenti: la famiglia. Più volte il gruppo degli Avengers è stato definito come un nucleo famigliare per molti dei supereroi che ne hanno fatto parte, ma ora l’eroina dovrà affrontare la sua vera famiglia d’origine, con cui aveva chiuso i conti diverso tempo prima. È abbastanza curioso che dopo quanto successo in Avengers: Endgame si torni indietro nel tempo per questo film stand-alone su uno dei personaggi un po’ meno conosciuti del gruppo dei supereroi Marvel. La regista australiana Cate Shortland punta su due versanti: un forte approfondimento psicologico e un’azione decisamente adrenalinica. Funziona meglio il secondo punto, con coreografie di combattimenti notevolissime e un ritmo che regge bene per quasi tutta l’intera durata; meno incisivo invece è il lato più intimo della pellicola, che opta per dialoghi purtroppo banali e poco pregnanti e per un andamento narrativo ricco di passaggi prevedibili e poco interessanti (finalmente però si scopre cosa rappresentasse quella famosa missione a Budapest, citata nei film precedenti). Il risultato è un film che funziona a metà, vittima anche dei troppi rinvii distributivi dovuti alla pandemia da Covid-19. Funziona bene però il cast in cui, oltre a Johansson, svetta Florence Pugh nei panni della sorellina della protagonista.
Il film che inaugura la fase 4 del Marvel Cinematic Universe è un lungometraggio che punta su uno dei tempi tipici dei capitoli precedenti: la famiglia. Più volte il gruppo degli Avengers è stato definito come un nucleo famigliare per molti dei supereroi che ne hanno fatto parte, ma ora l’eroina dovrà affrontare la sua vera famiglia d’origine, con cui aveva chiuso i conti diverso tempo prima. È abbastanza curioso che dopo quanto successo in Avengers: Endgame si torni indietro nel tempo per questo film stand-alone su uno dei personaggi un po’ meno conosciuti del gruppo dei supereroi Marvel. La regista australiana Cate Shortland punta su due versanti: un forte approfondimento psicologico e un’azione decisamente adrenalinica. Funziona meglio il secondo punto, con coreografie di combattimenti notevolissime e un ritmo che regge bene per quasi tutta l’intera durata; meno incisivo invece è il lato più intimo della pellicola, che opta per dialoghi purtroppo banali e poco pregnanti e per un andamento narrativo ricco di passaggi prevedibili e poco interessanti (finalmente però si scopre cosa rappresentasse quella famosa missione a Budapest, citata nei film precedenti). Il risultato è un film che funziona a metà, vittima anche dei troppi rinvii distributivi dovuti alla pandemia da Covid-19. Funziona bene però il cast in cui, oltre a Johansson, svetta Florence Pugh nei panni della sorellina della protagonista.
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