Bob (Robert Culp) e Carol (Natalie Wood), giovane coppia di coniugi, accettano con seraficità i rispettivi tradimenti – e le tante bugie – grazie a una forma rivoluzionaria di terapia di coppia. Sulla stessa onda di pensiero prova a muoversi un'altra coppia, amica dei due e composta da Alice (Dyan Cannon) e Ted (Elliot Gould). I risultati, però, saranno ben diversi.
Corrosiva, sfacciata, forse troppo ideologica commedia di vocazione borghese sui sentimenti e, soprattutto, sui rapporti di coppia. Mazursky, all'indomani delle istanze sessantottine, è abilissimo nell'intelaiatura dei suoi orditi: grazie alla scoppiettante sceneggiatura firmata con Larry Tucker e al formidabile gioco dei quattro attori protagonisti (uno più bravo dell'altro, con un asterisco più in risalto per Dyan Cannon), firma un'opera a suo modo rivoluzionaria sul linguaggio, sulla comunicazione e sul sesso, immersa in una quadratura di commedia dai bordi raffinatissimi, cui si perdona qualche sbavatura. Quattro candidature all'Oscar: fotografia (di Charles Lang), sceneggiatura, attrice non protagonista (Cannon) e attore non protagonista (Elliot Gould). Insieme a Una donna tutta sola (1978), il titolo migliore di Mazursky. Musiche di Quincy Jones e tante canzoni memorabili, come What The World Needs Now Is Love cantata da Jackie DeShannon.