Una promessa sposa (Cristina Hoyos) ama, ricambiata, il migliore amico (Antonio Gades) del futuro marito (Juan Antonio Jiménez), dal quale viene rapita. Finirà con un duello rusticano tra i due uomini. Film che segue il ritmo del flamenco del celebre coreografo Antonio Gades e spartiacque nella carriera dello spagnolo Carlos Saura, il quale da questo momento in poi realizzerà sempre più spesso opere di tematica e di carattere musicale. Una pellicola che si affida quasi esclusivamente alle forze del balletto, nell'intenzione di esaltarne sia la bellezza più immediata, sia le potenzialità espressive e drammatiche; sono infatti le coreografie e le musiche a raccontare la storia, con il cinema che rimane un po' in disparte lasciando loro il centro della scena. In disparte, ma tutt'altro che in maniera anonima, perché il regista conferma la sua bravura utilizzando al meglio i mezzi espressivi a disposizione per isolare i particolari più importanti e i momenti più significativi (le intelligenti zoomate, i giusti movimenti di macchina e i primi piani nei momenti che contano, come dimostra il gioco tra il primo piano finale e lo specchio). Originale, anche se non poco limitato da una narrazione che coinvolge solo in parte: gli appassionati di flamenco lo ameranno, tutti gli altri potrebbero rimanere decisamente più freddi. Ispirato a un testo di Federico García Lorca.