Bones and All
Bones and All
2022
Paese
Usa
Generi
Drammatico, Horror, Sentimentale
Durata
130 min.
Formato
Colore
Regista
Luca Guadagnino
Attori
Timothée Chalamet
Taylor Russell
Michael Stuhlbarg
Mark Rylance
Chloë Sevigny
André Holland
David Gordon Green
Jessica Harper
Anni '80. Maren (Taylor Russell), una ragazza che sta imparando a sopravvivere ai margini della società, incontra Lee (Timothée Chalamet), un vagabondo dai sentimenti profondi. I due iniziano un viaggio in auto nella remota provincia americana, scoprendo sempre di più se stessi e ciò che il futuro ha in serbo per loro.
Dopo i magnifici Chiamami col tuo nome (2017) e Suspiria (2018), senza dimenticare il mediometraggio The Staggering Girl (2019), la miniserie TV We Are Who We Are (2020) e il doc Salvatore - Il calzolaio dei sogni (2021), Luca Guadagnino torna alla regia con un coming-of-age on the road basato sull'omonimo romanzo di Camille DeAngelis. Quello che poteva essere un banale racconto di formazione, in mano al regista palermitano diventa un viaggio nell'America più profonda e nascosta, che si specchia con impeto e lancinante tenerezza nei personaggi di Maren e Lee. La loro diversità, frutto di un istinto di sopravvivenza impossibile da arginare, fa sì che il bellissimo corso sentimentale della storia venga contaminato da esplosioni di violenza che richiamano in più occasioni tinte deliberatamente horror. Ed è proprio questa alchimia a colpire nel segno, sulla base di una vibrante libertà creativa. Poesia, tenerezza e gore si sovrappongono e si rincorrono senza forzature, anche per merito della perizia con cui vengono cesellate le pulsioni dei due protagonisti. Un grande romance di lacrime e carne, che entra nei meandri dell'America più marginale come meglio non si potrebbe, senza adagiarsi sulle solite connotazioni che riguardano gli anni '80 e tutto ciò che quella cultura pop ha generato. L'amore è più freddo della morte, ma qui il cuore delle emozioni sembra non cessare mai di battere. Tanti i momenti intensi, in un film che spinge a considerazioni non banali anche sull'istituzione famigliare e che sembra richiamare tante pellicole della New Hollywood degli anni 70. «C’è qualcosa nei diseredati, in coloro che vivono ai margini della società che mi attira e commuove. Amo questi personaggi. Il cuore del film batte teneramente e affettuosamente nei loro confronti» (Luca Guadagnino). Grande colonna sonora di Trent Reznor e Atticus Ross, che contribuisce al notevole risultato finale. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2022 dove ha vinto due premi: miglior regia a Luca Guadagnino e miglior interprete esordiente a Taylor Russell.
Dopo i magnifici Chiamami col tuo nome (2017) e Suspiria (2018), senza dimenticare il mediometraggio The Staggering Girl (2019), la miniserie TV We Are Who We Are (2020) e il doc Salvatore - Il calzolaio dei sogni (2021), Luca Guadagnino torna alla regia con un coming-of-age on the road basato sull'omonimo romanzo di Camille DeAngelis. Quello che poteva essere un banale racconto di formazione, in mano al regista palermitano diventa un viaggio nell'America più profonda e nascosta, che si specchia con impeto e lancinante tenerezza nei personaggi di Maren e Lee. La loro diversità, frutto di un istinto di sopravvivenza impossibile da arginare, fa sì che il bellissimo corso sentimentale della storia venga contaminato da esplosioni di violenza che richiamano in più occasioni tinte deliberatamente horror. Ed è proprio questa alchimia a colpire nel segno, sulla base di una vibrante libertà creativa. Poesia, tenerezza e gore si sovrappongono e si rincorrono senza forzature, anche per merito della perizia con cui vengono cesellate le pulsioni dei due protagonisti. Un grande romance di lacrime e carne, che entra nei meandri dell'America più marginale come meglio non si potrebbe, senza adagiarsi sulle solite connotazioni che riguardano gli anni '80 e tutto ciò che quella cultura pop ha generato. L'amore è più freddo della morte, ma qui il cuore delle emozioni sembra non cessare mai di battere. Tanti i momenti intensi, in un film che spinge a considerazioni non banali anche sull'istituzione famigliare e che sembra richiamare tante pellicole della New Hollywood degli anni 70. «C’è qualcosa nei diseredati, in coloro che vivono ai margini della società che mi attira e commuove. Amo questi personaggi. Il cuore del film batte teneramente e affettuosamente nei loro confronti» (Luca Guadagnino). Grande colonna sonora di Trent Reznor e Atticus Ross, che contribuisce al notevole risultato finale. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2022 dove ha vinto due premi: miglior regia a Luca Guadagnino e miglior interprete esordiente a Taylor Russell.
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