Erica (Jodie Foster), conduttrice di uno show radiofonico, è in procinto di convolare a giuste nozze con il compagno David (Naveen Andrews). Mentre passeggiano a Central Park, però, vengono attaccati da una banda di delinquenti: David non sopravvive all'agguato, mentre Erica, terrorizzata, decide di acquistare una pistola. L'arma l'aiuterà non soltanto ad alimentare la sua sete di vendetta, ma anche a difendere i più deboli da rapine e soprusi.

Neil Jordan, irlandese spesso prestato a Hollywood, dirige in maniera fiacca un dramma consolatorio, smielato e posticciamente cinico su traumi e desolazioni emotive in conflitto con una violenza immotivata, ferina e rabbiosa. Jordan resta invischiato nei meandri di un pasticcio didascalico che in alcuni frangenti tocca picchi reazionari, in altri crolla sotto banali ingenuità (e a farne le spese è il detective interpretato da Terrence Howard). Buona prova di Jodie Foster e una serie – invero noiosa, come il film, del resto – di polemiche sui rapporti tra gli Stati Uniti e le armi. Legittima nella realtà, pretestuosa e contorta nell'operina di Jordan.