La buona uscita
2016
Paese
Italia
Generi
Drammatico, Grottesco
Durata
97 min.
Formato
Colore
Regista
Enrico Iannaccone
Attori
Marco Cavalli
Gea Martire
Andrea Cioffi
Enzo Restucci
Lucrezia (Gea Martire) è una donna di mezz’età, una ninfomane che nel corso della sua vita ha avuto centinaia di relazioni occasionali. Il suo amante più assiduo è Marco (Marco Cavalli), un giovane imprenditore spregiudicato e arrogante. Lucrezia, però, spaventata dall’avanzare della vecchiaia, decide di sposare un ragazzo insulso e per Marco non sarà semplice accettare questa scelta. Curiosa opera prima di Enrico Iannaccone (classe 1989), regista che si era fatto conoscere grazie ai suoi corti e vincitore del David di Donatello di categoria nel 2013 per L’esecuzione. Il giovane autore scrive e dirige una vicenda che scava nel marcio della Napoli contemporanea, distaccandosi dalle immagini da cartolina che spesso la ritraggono e concentrandosi sull’analisi grottesca di una (nuova) borghesia che se ne frega della crisi economica e dei suoi risvolti. Non sempre i dialoghi sono fluidi al punto giusto, e il ritmo spesso ne risente, ma colpisce ugualmente lo sguardo del regista, asettico e rigoroso, oltre che capace di risultare originale nella caratterizzazione dei personaggi: ben scritti, Marco e Lucrezia sono due figure distanti dalle macchiette spesso presenti in film italiani di questo tipo, che risultano credibili pur essendo delle iperboli di una condizione esistenziale che coinvolge molte persone. Peccato che la seconda parte, in particolare la conclusione, non sia forte e incisiva come la prima e scada in un moralismo troppo evidente, ma il talento visivo e narrativo del regista, seppur ancora acerbo, si sente in diversi passaggi (incipit compreso) e lascia buone aspettative per le sue opere successive.
Maximal Interjector
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