Imbranato ventenne soggiogato dai genitori, Bernard (Peter Kastner) si trasferisce in centro a New York. Qui fa la conoscenza di una ex compagna di scuola, di un'attrice di teatro e, soprattutto, della psichedelica metropoli, ricca di luci, fascino e tentazioni. Il giovane rivelerà tutto il proprio candore e l'inadeguatezza dinnanzi a un mondo tanto seducente quanto spietato.

Il film che diede a Francis Ford Coppola una prima esposizione internazionale e, soprattutto, autoriale (venne presentato in concorso al Festival di Cannes), è un'interessante opera beat che, tra filtri colorati, jump-cut e montaggio da videoclip ante litteram, cerca di raccontare la generazione dei giovani dei primi anni '60, tra la tentazione della trasgressione e la curiosità verso un mondo che cambia rapidamente. A posteriori, impossibile non vedervi un'anticipazione di Un uomo da marciapiede (1969) e Il laureato (1967), le due celebri storie di ribellione giovanile che (insieme a tante altre) diedero vita alla New Hollywood. Dal punto di vista dei contenuti, tuttavia, rimane un'opera troppo timida. Interessanti, comunque, alcune caratterizzazioni e la sequenza finale. Esordio per l'attrice Karen Black, nella parte di Amy. Nomination all'Oscar come miglior attrice non protagonista per Gerarldine Page.