"Bull" McCabe (Richard Harris), anziano contadino irlandese, coltiva con passione e amore un appezzamento di cui non è proprietario e che ha reso rigoglioso e fertile con tanti sacrifici. La proprietaria del terreno (Frances Tomelty) decide di metterlo all'asta e l'offerta di Bull viene battuta da quella di un americano (Tom Berenger): la contesa assume le proporzioni di una lotta, che si farà drammatica e ossessiva fino alla tragedia finale. Dall'omonima pièce teatrale di John B. Keane, un dramma lirico diretto e adattato da Jim Sheridan. Cupe foschie, scorci e rocce: la macchina da presa punta troppo sugli scenari naturali e la regia ripone nel protagonista e nelle sue azioni caparbie a difesa della propria terra un simbolismo estremo, che sa di valori, di fedeltà, di attaccamento alle proprie radici e alla propria famiglia. Interessante il tema della ribellione contro il progresso, ma gli inserti rurali hanno un che di patetico e il ritmo è agonizzante. Musiche di Elmer Bernstein, fotografia di Jack Conroy.