Al maggiore Tarrant (Michael Caine), uno dei migliori agenti dei servizi segreti britannici, viene rapito il figlio da una cellula terroristica che potrebbe appartenere all'Ira. Una soffiata, però, non può che essere partita dai suoi stessi uffici e Tarrant si troverà da solo a cercare di smascherare il traditore.

Da un romanzo di Clive Egleton, Il caso Drabble è un film in cui Don Siegel porta avanti diverse tematiche già affrontate in carriera: in primis, la lotta di un singolo individuo per avere giustizia in un mondo più grande di lui che tende a schiacciarlo. Il potere si unisce alla criminalità, il confine tra Bene e Male è sottilissimo e non è facile capire chi stia da una parte e chi dall'altra. Aiutato da un cast in buona forma (notevoli gli attori di contorno), Siegel confeziona una pellicola dal ritmo efficace, forse troppo convenzionale nella messinscena ma capace di tenere alta la tensione sino alla fine. Il risultato è un thriller di buon mestiere, che, pur non regalando grandi spunti d'interesse, ha poche pecche evidenti e, complessivamente, funziona. Drabble è il nome con cui il terrorista si fa chiamare al telefono.