Il caso Thomas Crawford
Fracture
2007
Paesi
Usa, Germania
Generi
Giallo, Thriller, Drammatico
Durata
113 min.
Formato
Colore
Regista
Gregory Hoblit
Attori
Anthony Hopkins
Ryan Gosling
David Strathairn
Embeth Davidtz
Billy Burke
Cliff Curtis
Rosamund Pike
Bob Gunton
Fiona Shaw
Xander Berkeley
Colto in flagrante sulla scena di un delitto, il rinomato Thomas Crawford (Anthony Hopkins) confessa l'assassinio della giovane e avvenente consorte Jennifer (Embeth Davidtz), rea di averlo tradito con il tenente Rob Nunally (Billy Burke). A essere coinvolto nel caso, il procuratore distrettuale Willy Beachum (Ryan Gosling), ma la situazione si rivelerà ben più intricata del previsto.
Giallo-thriller a sfondo processuale diretto da Gregory Hoblit, che torna alle atmosfere torbide del suo esordio (Schegge di paura, 1996) tentando di costruire un climax tensivo inerente alla claustrofobia di spazi e situazioni. Un film costruito ad hoc sulla verve dei due attori protagonisti: Anthony Hopkins si adagia placidamente su un personaggio ormai standard per le sue corde e gigioneggia senza posa, Ryan Gosling tenta di tenere il passo, con esiti altalenanti. Il risultato è convenzionale, noiosetto (nonostante i continui colpi di scena snocciolati dalla sceneggiatura, firmata a quattro mani da Daniel Pyne e Glenn Gers) e stilisticamente piuttosto piatto, anche se è innegabile una certa fascinazione che scaturisce dai duetti tra il diabolico Crawford e il (solo apparentemente) spaesato Beachum. Musiche di Jeff e Mychael Danna, fotografia di Kramer Morgenthau.
Giallo-thriller a sfondo processuale diretto da Gregory Hoblit, che torna alle atmosfere torbide del suo esordio (Schegge di paura, 1996) tentando di costruire un climax tensivo inerente alla claustrofobia di spazi e situazioni. Un film costruito ad hoc sulla verve dei due attori protagonisti: Anthony Hopkins si adagia placidamente su un personaggio ormai standard per le sue corde e gigioneggia senza posa, Ryan Gosling tenta di tenere il passo, con esiti altalenanti. Il risultato è convenzionale, noiosetto (nonostante i continui colpi di scena snocciolati dalla sceneggiatura, firmata a quattro mani da Daniel Pyne e Glenn Gers) e stilisticamente piuttosto piatto, anche se è innegabile una certa fascinazione che scaturisce dai duetti tra il diabolico Crawford e il (solo apparentemente) spaesato Beachum. Musiche di Jeff e Mychael Danna, fotografia di Kramer Morgenthau.
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