Casotto
1977
Paese
Italia
Generi
Commedia, Grottesco
Durata
106 min.
Formato
Colore
Regista
Sergio Citti
Attori
Catherine Deneuve
Jodie Foster
Paolo Stoppa
Gigi Proietti
Franco Citti
Michele Placido
Ugo Tognazzi
Mariangela Melato
Anna Melato
Ninetto Davoli
Gino Barzacchi
Massimo Bonetti
Carlo Craccolo
Cathy Marchand
Flora Carabella
Gianni Rizzo
McKenzie Bailey
Su una spiaggia popolare di Ostia, si intrecciano le storie di diversi personaggi che s'incontrano in una cabina pubblica affittata dai bagnanti: due giovanotti (Gigi Proietti e Franco Citti) in cerca di compagnia femminile; un fanatico religioso (Ugo Tognazzi) assediato da due seduttrici (Mariangela e Anna Melato); due militari con il culto del corpo (Gino Barzacchi e Massimo Bonetti); un sacerdote britannico (McKenzie Bailey) che nasconde un segreto; una coppia clandestina (Carlo Croccolo e Cathy Marchand) pronta a vivere il primo incontro sessuale; una squadra di giovani atlete con severo allenatore (Gianni Rizzo) al seguito; un voyeur (Ninetto Davoli); i nonni (Paolo Stoppa e Flora Carabella) di Teresina (Jodie Foster), un'adolescente incinta, che tentano di riparare al danno facendola accoppiare con il cugino tonto (Michele Placido).

Un'umanità variegata, miserabile e veritiera si incontra e si scontra nel casotto messo al centro della scena da Sergio Citti, vero e proprio catalizzatore di una commedia scarna, rispettosa dell'unità di luogo (totalmente ambientata nella cabina) e basata su una scrittura di caratteri pungente, ironica e profondamente reale. Dai “vitelloni” in cerca di donne ai soldatini cripto-omosessuali con il loro iconico chihuahua, più interessati a far guizzare i muscoli che a inseguire signorine, sulla spiaggia di Ostia si susseguono memorabili gallerie di tipi umani. Più macchiette che personaggi (in questo sta forse il limite principale della pellicola) divertono e immalinconiscono con le loro dimostrazioni di medietas italiana: la fame atavica, il banchetto luculliano allestito in cabina, le maligne furberie e l'avidità di una nazione che, nonostante gli sforzi post-boom di emergere socialmente, rimane irrimediabilmente “coatta”, suscitando un riso amaro e beffardo nello spettatore che non può mancare di identificarsi in vizietti e micragnosità. In gran forma il cast, tra cui svetta una giovanissima Jodie Foster, accompagnata da un guascone Proietti e da un imbambolato ed esilarante Placido. Scenografia efficace, per quanto ridotta all'osso, di Dante Ferretti, sceneggiatura di Vincenzo Cerami e Sergio Citti, fotografia di Tonino Delli Colli e musiche di Gianni Mazza.
Maximal Interjector
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