Il castello errante di Howl
Hauru no ugoku shiro
2004
Netflix
Paese
Giappone
Generi
Animazione, Avventura, Fantasy
Durata
119 min.
Formato
Colore
Regista
Hayao Miyazaki
La sua passione per il bellissimo mago Howl suscita le ire di una strega gelosa, e così la giovane Sophie viene trasformata in una vecchina. Andrà a vivere proprio nel castello errante del potente stregone, che la riconoscerà e la aiuterà a spezzare il maleficio.
Molti degli elementi della poetica di Hayao Miyazaki sono presenti in questa complessa pellicola dalla trama leggermente intricata: i castelli volanti, le giovani intraprendenti, le stregonerie, le creature della mitologia giapponese, l'amore tormentato tra due giovani. Ma anche il tema della guerra come nemesi dell'uomo è presente: il mago Howl si trasforma in uccello che interviene nei bombardamenti che stanno distruggendo il mondo. Non a caso, Miyazaki dichiarò di essere stato condizionato anche dai fatti tragici della guerra in Iraq. Un (nuovo) classico dello Studio Ghibli e dell'immaginario steampunk, tratto dall'omonimo romanzo inglese del 1986 di Diana Wynne Jones, sapientemente rimaneggiato dallo stile del maestro nipponico, e costellato di personaggi diventati iconici, dal demone del fuoco Calcifer allo spaventapasseri Testa di Rapa. Coinvolgente, emozionante, poetico: nonostante un andamento drammaturgico in parte macchinoso nella seconda parte, Il castello errante di Howl risulta ugualmente irresistibile grazie a un apparato visivo incantevole e a un'atmosfera magica e affascinante che pervade l'intera pellicola. Adatto a grandi e piccini. Presentato in concorso alla 61ª Mostra del Cinema di Venezia, conquistando il Premio Osella per il migliore contributo tecnico, ma uscito nelle sale italiane solo l'anno successivo (il 9 settembre 2005) in concomitanza con la 62ª Mostra di Venezia, durante la quale Miyazaki è stato premiato con il Leone d'oro alla carriera.
Molti degli elementi della poetica di Hayao Miyazaki sono presenti in questa complessa pellicola dalla trama leggermente intricata: i castelli volanti, le giovani intraprendenti, le stregonerie, le creature della mitologia giapponese, l'amore tormentato tra due giovani. Ma anche il tema della guerra come nemesi dell'uomo è presente: il mago Howl si trasforma in uccello che interviene nei bombardamenti che stanno distruggendo il mondo. Non a caso, Miyazaki dichiarò di essere stato condizionato anche dai fatti tragici della guerra in Iraq. Un (nuovo) classico dello Studio Ghibli e dell'immaginario steampunk, tratto dall'omonimo romanzo inglese del 1986 di Diana Wynne Jones, sapientemente rimaneggiato dallo stile del maestro nipponico, e costellato di personaggi diventati iconici, dal demone del fuoco Calcifer allo spaventapasseri Testa di Rapa. Coinvolgente, emozionante, poetico: nonostante un andamento drammaturgico in parte macchinoso nella seconda parte, Il castello errante di Howl risulta ugualmente irresistibile grazie a un apparato visivo incantevole e a un'atmosfera magica e affascinante che pervade l'intera pellicola. Adatto a grandi e piccini. Presentato in concorso alla 61ª Mostra del Cinema di Venezia, conquistando il Premio Osella per il migliore contributo tecnico, ma uscito nelle sale italiane solo l'anno successivo (il 9 settembre 2005) in concomitanza con la 62ª Mostra di Venezia, durante la quale Miyazaki è stato premiato con il Leone d'oro alla carriera.
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