Flora (Fanny Ardant), bella proprietaria del ristorante "Arturo al Portico", accoglie i vari commensali: un professore simpatico ma rassegnato ai tempi moderni (Vittorio Gassman), una madre (Stefania Sandrelli) che non prenderà bene la scelta della figlia (Lea Gramsdorff), un timido giovane (Rolando Ravello) che farà amicizia con un "mago" (Antonio Catania). 

Commedia con intenti di satira sociale diretta da Ettore Scola, anche sceneggiatore con la figlia Silvia, Furio e Giacomo Scarpelli. Con una formula ormai collaudata (uno spazio comune in cui si incontrano individui e drammi personali), il regista cerca di far esplodere le contraddizioni della contemporaneità, dimostrando una notevole abilità stilistica (nonché una magistrale sapienza nella direzione di attori) e uno sguardo tenero e partecipe, anche se meno incisivo rispetto agli anni precedenti. Buon approfondimento di personaggi e situazioni, che colgono spesso nel segno, offrendo ritratti calzanti e giustamente satirici (il personaggio del cuoco politico militante interpretato da Eros Pagni). Molta elegante nostalgia e una buona dose di coraggio nell'affrontare il presente: una visione amara sulla decadenza della parola come momento di conoscenza, in parte ammortizzata da una durata eccessiva e da una serie di sequenze di troppo. Cast in discreta forma: Giancarlo Giannini è il professore, Riccardo Garrone è Diomede, Giorgio Tirabassi è Franco. Musiche di Armando Trovajoli, fotografia di Franco Di Giacomo.