Un noto ballerino americano, Guy (Fred Astaire), si trova a Londra per vacanza. Qui si innamora, non ricambiato, della giovane Mimi (Ginger Rogers), una ragazza che vorrebbe divorziare dal prepotente marito (William Austin). Per farlo, però, deve avere il suo consenso, così la donna prova a escogitare uno stratagemma. Dopo una lunga attività come regista di cortometraggi, Mark Sandrich inizia a lavorare su pellicole più lunghe. Cerco il mio amore è uno tra i primi titoli della sua filmografia e mette in primo piano le qualità di un regista che si dimostra capace di costruire un'opera perfettamente calata nel gusto popolare del tempo e lungimirante nell'azzardare a proporre come attori principali Fred Astaire e Ginger Rogers. I due infatti sono qui alla loro seconda collaborazione insieme (l'esordio fu in Carioca del 1933) ma per la prima volta da protagonisti. Il film è un susseguirsi di numeri musicali, sketch e gag che rimandano al cinema delle origini e ai più classici canovacci legati allo scambio di persona e alla commedia degli equivoci. Il lieto fine è garantito per un progetto gradevole e genuino che non ha nessun altro scopo se non quello di divertire il suo pubblico. La pellicola ricevette cinque nomination agli Oscar (miglior film, miglior scenografia, miglior sonoro, miglior colonna sonora e miglior canzone) riuscendo a vincere solamente nell'ultima categoria.