Nancy (Sydne Rome), svampita studentessa americana in vacanza in Italia, sfugge a un maldestro tentativo di stupro e finisce all'interno di una misteriosa villa dove, tra orge, cibo, preti e suonatori di pianoforte, tutto appare capovolto ed eccentrico.
Il regista Roman Polanski ripesca le atmosfere grottesche che gli erano valse un Orso d'oro con Cul-de-sac (1966), ma questa volta il progetto gli sfugge di mano: il risultato è infatti un giocattolo sopra le righe, dove il divertissement si fonde con il nonsense in modo artificioso e poco coinvolgente. Innocua e inoffensiva, inoltre, la satira sulla decadenza dell'alta borghesia europea. Uno dei film meno riusciti dell'autore polacco, in parte salvato da un barocco Marcello Mastroianni (nel ruolo di Alex) e da un riuscito finale meta-cinematografico.