Chi sta bussando alla mia porta?
I Call First
1967
Paese
Usa
Genere
Sperimentale
Durata
90 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Martin Scorsese
Attori
Harvey Keitel
Zina Bethune
Anne Collette

Scene di vita quotidiana del giovane J.R. (Harvey Keitel), italoamericano newyorkese, tra il vagabondare con gli amici e gli incontri con la ragazza di cui è innamorato (Zina Bethune). Un amore destinato a finire male.

Preceduto da una manciata di corti, l'esordio di Martin Scorsese nel lungometraggio è un film sperimentale low budget, più volte rielaborato a partire da una versione breve girata nel 1965. Privo di una vera trama (l'unica linea narrativa è l'amore tra J.R. e la protagonista, chiamata nei credits semplicemente “the girl”) e disconnesso dal punto di vista temporale, è un'opera ancora acerba e imperfetta, figlia delle nouvelle vague, del cinema di John Cassavetes e del gusto underground dell'epoca. Così, fermi immagine, jump-cut, plongée e riprese sulle strade di New York dominano come in un film di Jean-Luc Godard: il montaggio, in aperta rottura con le regole classiche, è affidato a Thelma Schoomaker, che da questo momento diventerà collaboratrice fissa di Scorsese. La sceneggiatura è indubbiamente poco credibile, ma è già notevole il talento virtuosistico dell'autore nell'uso della macchina da presa. Sono presenti tutti i temi e le ossessioni che ritorneranno nei successivi capitoli della sua carriera: l'ambientazione a Little Italy, il legame con il cattolicesimo, l'utilizzo extradiegetico della musica rock (presenti in soundtrack The End dei Doors e diversi pezzi dei Fifties) e, soprattutto, l'amore dichiarato per la settima arte. Particolarmente notevoli il dialogo su Sentieri selvaggi (1956) di Ford e la sequenza-collage con le immagini di Un dollaro d'onore (1959) di Hawks.

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