Le vicende di un complottista (Llyod Clay), un guardone aspirante regista (Robert De Niro) e un potenziale arruolato (Jonathan Warden) che cerca in tutti i modi di evitare il Vietnam si intrecciano nell'America post-assassinio di John Fitzgerald Kennedy, mentre in TV scorrono le immagini dei discorsi del presidente Lyndon Johnson. Dissacrante commedia satirica firmata da Brian De Palma prima di votarsi al thriller hitchcockiano, Ciao America è uno spassoso e icastico “omaggio” alle contraddizioni di un paese vittima delle sue rappresentazioni (sotto forma di conflitti bellici e apparizioni televisive). La riflessione del regista diventerà sempre più amara e interessante col passare dei minuti, quando la farsa fa progressivamente spazio a una riflessione più acuta sulle ferite che attanagliano un Paese schiacciato da una guerra che non comprende e da un disagio di vivere che da generazionale assume carattere universale. Interessante negli spunti e mai banale negli sviluppi: solo la messinscena è un po' acerba, ma si può chiudere un occhio. Robert De Niro, in una delle sue migliori prove giovanili, avrebbe ripreso il ruolo di Jon Rubin in Hi, Mom! (1970), sempre firmato da Brian De Palma che, con questo film, si è invece aggiudicato l'Orso d'argento al Festival di Berlino del 1969.