La coppia formata da Marion (Valeria Bruni Tedeschi) e Gilles (Stéphane Freiss) decide di separarsi. Prende avvio un viaggio indietro nel tempo, che cattura gli altri quattro momenti più importanti del loro rapporto: l'ammissione dell'adulterio, la nascita di un figlio, le nozze, il primo incontro. François Ozon, che scrive la sceneggiatura insieme a Emmanuèle Bernheim, destruttura per temi progressivi e antiorari il suo iper-raffinato racconto sentimentale affiancandolo, quadro dopo quadro, a due discreti protagonisti e a un'evocativa colonna sonora, che comprende brani di Gino Paoli, Nico Fidenco, Bobby Solo, Luigi Tenco e altri. Quello che manca davvero, nonostante la consueta ricercatezza formale da parte di Ozon, è il dolore. Nella distruzione progressiva del soggetto-coppia non trasudano lacerazioni palpabili: resiste invece l'inutile formalismo dell'opera, esibizionistico sfoggio di sentimenti per un compitino complessivamente discreto ma con diversi passaggi incolori.