Nel 1940 un chirurgo plastico (Anton Diffring) fugge dopo aver deturpato orribilmente il volto di una donna e si nasconde in un circo di cui successivamente diverrà il proprietario sotto falso nome di Bernard Schuler. Il circo dove egli espone donne ritoccate dalla chirurgia plastica e trucchi stupefacenti avrà parecchio successo, ma avvengono continuamente strani incidenti ai danni delle donne che decidono di abbandonarlo. 

Curiosa pellicola thriller dalla curata e colorata fotografia, che racconta una bizzarra storia che a volte non si capisce dove vada a parare, ma che comunque mantiene un suo perché fino alla fine. Il film riflette sulla società dell'epoca, sommersa dalla povertà e pronta a tutto pur di uscirne (infatti le donne del circo sono spesso prostitute o ladre che Rossister assolda) e sulla malvagità dell'uomo pronto a trasformarsi in despota e assassino alla prima occasione valida (Rossister non si fa problemi a sbarazzarsi di chi si trova di fronte per raggiungere i suoi scopi). Spettacolari le scenografie e ottimo il cast in cui prevale il luciferino Anton Diffring nei panni del diabolico chirurgo, ma il film comunque soffre del tempo passato, soprattutto per degli effetti speciali che oggi lasciano il tempo che trovano. Lodato da Tim Burton, il quale ha dichiarato di amare il film tanto da sostenere che lo abbia ispirato per il suo Dumbo.